domenica 5 giugno 2011

Il mio soggiorno ad Agrigento e il problema dell'acqua

Di tutto il meraviglioso viaggio di una settimana fatto in Sicilia (in particolare nella provincia di Trapani), ciò che mi ha più colpito non ha avuto a che fare con le bellezze naturali e culturali che ho ammirato, con la gente del posto o altro, ma ha a che fare con il problema dell'acqua ad Agrigento.
Quando siamo arrivati in questa bruttissima città, (si salva giusto il centro storico... peccato che sia mal tenuto), esausti dopo aver trascorso una giornata a visitare località e in viaggio per raggiungere la città, ci siamo diretti immediatamente al B&B al quale avevamo prenotato. I padroni di casa ci hanno accolti con la tipica cordialità siciliana, ma ci hanno detto che c'era un problema: il B&B non disponeva di acqua, perchè era saltato il turno di erogazione (si mormorava a causa di un guasto). I cassoni con l'acqua accumulata ci avrebbero forse contentito di darci una veloce rinfrescata. Loro erano mortificati, nonchè arrabbiati, (anche se hanno detto che ormai alla rabbia sta subentrando la rassegnazione), e ci hanno detto che se volevamo stare più tranquilli potevamo soggiornare nel B&B del fratello della proprietaria, dove l'acqua c'era. E così è stato...
Sapevo che in Sicilia c'era il problema dell'acqua, ma l'avevo dimenticato, perchè a Palermo e a Castellammare del Golfo non abbiamo avuto problemi. Eppure avrei dovuto pensarci che Agrigento è tristemente nota per essere la città senz'acqua. Quanto meno perchè, se l'acqua c'è, i suoi abitanti non ne usufruiscono.
La proprietaria del B&B ci ha spiegato che la società privata che gestisce l'acqua ad Agrigento e dintorni (la Girgenti Acque) non ha migliorato la situazione della distribuzione dell'acqua. Anzi, l'acqua spesso non arriva e la bolletta è anche più cara! "Noi la paghiamo l'acqua, la paghiamo per non averla! Siamo nel terzo mondo!" Ci ha spiegato anche che il dramma inizia con l'arrivo dell'estate, quando i turni di erogazione dell'acqua iniziano a saltare. E questo causa problemi alla loro attività di ospitare turisti nella loro casa, perchè quando non c'è acqua sono costretti a far scegliere alle persone se vogliono andare via. E le persone, dal momento che pagano, scelgono di andare via, esattamente come ho fatto io (pur sentendomi uno schifo per averlo fatto!)
Insomma, la conclusione è che siamo andati al B&B del fratello che, ironia della sorte, lavora proprio presso la società che distribuisce l'acqua. Molto discretamente gli abbiamo fatto diverse domande in merito, per capire il punto di vista opposto, quello di chi la privatizzazione dell'acqua la appoggia. Lui ci ha spiegato che da quando c'è questa società privata l'acqua è arrivata in zone limitrofe ad Agrigento dove prima non arrivava (godono addirittura di un turno una volta a settimana), perchè questa società ha investito nella riparazione di tubature fatiscenti ed inutilizzate nonchè nella costruzione di nuove. La mia domanda allora è stata: e perchè l'acqua continua a scarseggiare se la distribuzione è così migliorata? La risposta è stata che questa società non fornisce l'acqua, ma l'acquista da dei fornitori (chi sono??? mi chiedo io) e la società ha solo il compito di distribuirla. Se l'acqua non c'è perchè i fornitori non la danno o non ce l'hanno, allora non c'è nulla da distribuire. Ho chiesto quindi come mai questo problema si presenta soprattutto d'estate. Non è che per caso viene tolta l'acqua ai cittadini per darla alle strutture turistiche? Lui mi ha risposto che durante l'estate la città di Agrigento quasi si svuota e la popolazione si trasferisce al mare vicino la città. Quindi se durante l'anno l'80% dell'acqua viene data in città e il 20% in prossimità del mare, in estate succede il contrario perchè è più logico che sia così. Io però tutta questa logicità non la vedo... e per chi la casa al mare non ce l'ha? E proprio non mi va giù che l'acqua venga tolta ai cittadini per essere data in abbondanza ai turisti che la sprecano senza sapere quale prezioso valore rappresenta per la popolazione di Agrigento e dintorni. Il turismo deve sostenere un luogo, non sfruttarlo... ma ormai il turismo sostenibile è cosa rara e infatti ci sono associazioni apposite che lo organizzano, tanto poco è scontato... ma questo è un altro argomento. Ho spiegato a questo ragazzo che non mi pare giusto che il sistema sia un po' quello che viene adottato in Africa: i turisti che alloggiano nei resort hanno tutti i comfort e acqua in abbondanza, mentre la popolazione nei villaggi muore di fame e di sete. Lui però ha risposto che il principio del villaggio turistico, come quello della gestione privata dell'acqua, non è sbagliato, perchè queste società investono un mucchio di soldi affinchè i propri clienti abbiano il meglio. L'economia funziona così. Però mi pare che i clienti della Girgenti Acque tanto soddisfatti non siano.
L'idea che mi sono fatta io è che questo sia un bravo ragazzo che salvaguarda giustamente il proprio posto di lavoro e che forse crede davvero che la privatizzazione dell'acqua porta dei benefici, ma io ho avuto una sorta di conferma su come la pensavo prima: che proprio perchè l'acqua è un bene prezioso, nonchè indispensabile, ed un diritto dell'essere umano, non può essere dato in pasto alle società private, il cui interesse non è il meglio dei cittadini, ma il proprio guadagno. Soprattutto in un paese, la Sicilia, che è in mano alla mafia. Si dice che il privato garantisce un'efficienza che il pubblico non raggiunge, ma pare proprio che questo non sia il caso della Girgenti Acque. Che tra l'altro non risulta essere una società trasparente, perchè quando i cittadini chiamano per lamentarsi del servizio o vanno direttamente nella loro sede, non ottengono la minima attenzione. Inoltre la privatizzazione dell'acqua fa sì che, proprio in posti in cui l'acqua scarseggia e/o è mal gestita, la società ci speculi sopra. Se qualcuno (come Veltroni) pensa veramente che le società private sono le uniche che possono garantire una migliore gestione ai paesi assetati, non si rende conto che proprio quei paesi saranno i primi a pagarne le conseguenze.
Mi fa pensare poi che la Girgenti Acque vinse nel 2007 una gara di appalto per la gestione della distribuzione dell'acqua di Agrigento e dintorni e fu l'unica a concorrere... Mi aspettavo che altre aziende si sarebbero scannate per ottenere quella miniera d'oro...
E mi chiedo: davvero Agrigento non ha l'acqua? Fino a ieri credevo di sì, perchè l'acqua distribuita ad Agrigento e dintorni viene anche da lontano, persino da Palermo. Da ieri invece mi è venuto un dubbio. Documentandomi su internet ho letto che nel 2007 si è gridato al miracolo: sotto Agrigento avevano trovato delle vene nel sottosuolo ricche di acqua. Quindi non solo l'acqua c'è, ma è anche buona. Talmeno buona che è stata venduta alla Nestlè, che la gestisce, la imbottiglia e la vende sotto il nome di acqua Vera Santa Rosalia.
E parliamo un attimo di acque minerali. Dal momento che l'acqua, quando esce dai rubinetti di Agrigento, non è neanche potabile, la popolazione spende palate di soldi in acqua, non solo per una distribuzione che non funziona, ma anche per acquistare bottiglie di acqua minerale (ironia della sorte se si trattasse della Santa Rosalia) per poter bere, cucinare e quant'altro. Se entri nei bar di Agrigento trovi una scritta che evidentemente rasserena i clienti: "Tutte le bevande sono preparate con acqua minerale". A me invece quel cartello fa accapponare la pelle, perchè immagino un magazzino pieno di bottiglie di acqua comprate.
Così vivono ad Agrigento e dintorni: con cassoni sui tetti delle case per l'accumulo di acqua durante i turni di erogazione, in alcune case con le vasche da bagno piene di acqua riempite sempre durante i turni di erogazione e con i frigoriferi pieni di acqua minerale. I cittadini di Agrigento e dintorni spendono molti soldi per l'acqua... e non possono dire di goderne.

(interessante questo link: http://www.ilpuntodue.it/?q=node/24 )